Una delle più vaste, complete e significative tra le “Vie sacre” lombarde e piemontesi, tutte iscritte – come un unico insieme organico – nella lista UNESCO dei “patrimoni mondiali dell’umanità” da preservare (come tale rappresenta soltanto uno degli 11 siti UNESCO in Lombardia). Realizzata tra il 1605 ed il 1680, vede all’opera i principali artisti locali dell’età barocca e risulta oggi inserita all’interno del “parco regionale del Campo dei Fiori”. Il percorso acciottolato che conduce al Santuario di S. Maria al Monte (preesistente, di probabile origine medioevale) è costituito da una serie di 14 cappelle dedicate ai misteri del Rosario. Inserito in un tipico bosco prealpino di faggi, noccioli e castagni, è arricchito da fontane e terrazze panoramiche. All’interno delle cappelle delle affollate e suggestive rappresentazioni scultoree policrome
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