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Abbazia di Mirasole, Opera (MI)

Isolata in mezzo di campi nella periferia Sud della Città Metropolitana di Milano, l’Abbazia di Mirasole è rimasta sostanzialemente intatta nella sua struttura rurale trecentesca. Fondata dall’Ordine degli Umiliati, analogamente all’Abbazia di Viboldone, si caratterizzava per l’allevamento degli ovini e la lavorazione della lana, tipiche attività dell’Ordine, poi soppresso nel 1571 da Carlo Borromeo. Oggi appartiene alla Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Dopo i lunghi restauri iniziati nel 1981 e conclusi nel 2013, la chiesa S. Maria Assunta è stata restituita alla sua funzione religiosa

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Trezzo sull’Adda (MI)

La “città” – titolo concesso dalla Presidenza della Repubblica nel 2008 – di Trezzo sull’Adda sorge su un promontorio in corrispondenza di un’ansa del fiume Adda e presenta diversi motivi di interesse che ne consigliano una visita: E’ il punto di partenza del “Naviglio di Paderno”, che scorre parallelo all’Adda fino a Cassano e rende navigabile quel tratto di fiume. E’ proprio il Naviglio di Paderno ad alimentare a sua volta le acque del “Naviglio Martesana”, che conduce le acque dell’Adda fino a Milano. Luogo strategico, conteso per secoli da vari eserciti, vi sorgeva un ponte medioevale fortificato in pietra a campata unica (ben 72 metri: rappresentò un record mondiale per oltre quattro secoli) su tre livelli, notevolissima opera ingegneristica (distrutto però già nel ‘400, se ne vedono solo i resti). Notevoli anche i resti del castello visconteo (seconda metà del ‘300), celebri per essere stati la prigione in cui venne rinchiuso fino alla sua morte Bernabò Visconti dopo la sua cattura per mano del nipote Gian Galeazzo Visconti. Esito crudele di un vero e proprio colpo di Stato, quell’episodio segna l’inizio dell’ascesa irresistibile di Gian Galeazzo, prima come unico Duca di Milano, poi come conquistatore di gran parte dell’Italia del Nord. Interessantissima da un punto di vista architettonico anche la centrale idroelettrica “Taccani”, gioiello Liberty progettato dall’architetto Gaetano Moretti, costruita nei primi del ‘900 su commissione della famiglia di industriali Crespi. Realizzata interamente in “ceppo d’Adda”, una particolare pietra che caratterizza quel tratto del corso del fiume (largamente usata anche a Milano ed in tutta la regione), è un mirabile esempio di perfetto inserimento di un’architettura “moderna” nel suo contesto storico ed ambientale

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Cassano d’Adda (MI)

L’incantevole cittadina di Cassano d’Adda sorge in un sito che risulta abitato già nell’Età del Bronzo. Villaggio celtico ed in seguito Castrum romano, posto a controllo di uno dei pochi valichi del fiume Adda (Abduam), lungo l’importante via di comunicazione Mediolanum-Brixia. Per la sua posizione strategica fu luogo da cui transitarono (e spesso si scontrarono) eserciti di disparata provenienza: vi transitarono le truppe imperiali di Federico Barbarossa (che col loro peso provocarono il crollo dell’antico ponte); vi subì una sconfitta militare il Principe Eugenio di Savoia nel 1705, ad opera dei Francesi (Guerra di successione spagnola); nel 1796 vi soggiornò Napoleone; nel 1799 i francesi vi subirono una pesante sconfitta ad opera degli Austro-Russi. Vi soggiornarono tra gli altri anche Leonardo da Vinci (forse impegnato in lavori nel castello Visconteo), Napoleone III e Vittorio Emanuele II (durante la II Guerra di Indipendenza). Numerose le testimonianze storiche ed architettoniche che, unite alla particolarità del contesto paesaggistico, rendono Cassano una meta turistica che vale assolutamente la pena visitare

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Ca’ Granda, Milano

Il grande edificio, articolato in tre blocchi realizzati in epoche diverse, rappresenta uno dei primi ospedali pubblici costruiti al mondo, oltre ad essere uno dei primissimi edifici rinascimentali del Nord Italia. L’opera, commissionata nel 1456 da Francesco Sforza all’architetto Antonio di Pietro Averlino (detto “il Fialarete”), chiamato appositamente dalla Toscana per introdurre il nuovo stile rinascimentale presso il Ducato di Milano (dove ancora imperava uno stile gotico-lombardo), aveva sicuramente una valenza propagandistica, per meglio fare accettare ai milanesi il potere dello Sforza dopo la fine naturale (per mancanza di eredi maschi) della dinastia Visconti. L’impianto architettonico generale dell’edificio  (una serie di chiostri porticati a pianta quadrata) è dunque di impronta rinascimentale, ma la sua realizzazione vede in seguito l’importante contributo degli architetti Guiniforte Solari, prima, e Francesco Maria Richini, poi, che modificano parzialmente il progetto, adattandolo in parte ai propri diversi stili (rispettivamente gotico-lombardo e barocco). Il blocco settentrionale verrà completato (in stile schiettamente neoclassico) solo nel 1805, in piena età napoleonica. Abbandonata la sua funzione originaria di ospedale nel 1939 (allorquando l’Ospedale Maggiore di Milano si trasferisce a Niguarda), subisce durante la Seconda Guerra Mondiale dei devastanti bombardamenti aerei da parte degli Alleati, che lo riducono ad un cumulo di macerie. Pazientemente restaurato, ricostruito ed integrato con nuove parti “moderne” (opera tra gli altri dell’architetto Piero Portaluppi), dal 1958 ospita l’Università degli Studi di Milano. Durante il Salone del Mobile il cortile maggiore, del Richini , ospita delle installazioni sempre molto scenografiche, che richiamano ogni anno migliaia di turisti

Copia-di-1943---L'ex-Ospeda

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Palazzo di Brera (Pinacoteca, Biblioteca, Osservatorio astronomico,Orto botanico), Milano

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Palazzo dell’Arte (Triennale), Milano